Tale Mostra non vuole essere un tributo al mio lavoro di fotografa, ma un modo di pormi al servizio dei valori in cui credo: l’inclusione e la bellezza non superficiale.
Oggi tutti gli artisti che hanno la fortuna di realizzare i propri sogni vivono del proprio talento e lo usano per conseguire riconoscimenti prestigiosi a livello internazionale: io non sono da meno. Quando i clienti mi scelgono, oltre a darmi la possibilità di lavorare, nutrono la mia autostima, così come lo fanno i premi che ricevo. Tutto questo è umano e non lo biasimo, ma ho scoperto che posso chiedere a me stessa di più. Posso usare la mia arte per scopi sociali.
Poter mettere il nostro estro a disposizione per perorare una causa è un privilegio immenso. Siamo sommersi, infatti, da immagini legate alla perfezione e, quando con uno scatto si riesce a trasmettere la percezione di una bellezza superiore a quella legata ai canoni stabiliti, ossia quella dell’anima, ci liberiamo del condizionamento del pregiudizio.
Essere riuscita a conquistarmi la fiducia dei bambini in pochissimo tempo è stata la soddisfazione più grande: con i loro gesti e i loro sguardi si sono offerti a me come doni preziosi.
Questa esperienza emozionante mi ha arricchito più di qualsiasi altro evento fotografico. Ci sono bambini troppe volte trasparenti e io ho voluto dar loro corpo e forma. Sono certa che le persone potranno percepire, grazie a queste immagini, l’unicità di ognuno di loro.
Ho acquisito la consapevolezza che il mio lavoro può essere di supporto a chi non ha voce. Ho voluto inserire in molte fotografie una maschera: all’inizio volevo che rappresentasse la difficoltà di cui i protagonisti sono portatori, ma poi ho compreso che la maschera, in realtà, la indossiamo noi, suscitando diffidenza.
Sono sicura che questi bambini vi daranno più di quanto voi darete a loro, ma dovete prendervi il tempo di guardarli uno ad uno, per creare connessione.
Ringrazio Loris Allemann (nella foto) Anne Lupo (Centro di Terapie per l’infanzia GIROTONDO) per avermi proposto questo progetto a cui abbiamo dedicato tanto amore e passione e Michela Pfyffer (nella foto), direttrice della Clinica Sant’Anna per la stupenda opportunità.
Un grazie speciale a Angelo Spina di: 1839 Laboratorio Fotografico Fine-Art, il quale é stato determinante per la buona riuscita del Vernissage.
Alcuni scatti effettuati durante il vernissage del 23 maggio 2022: